ARCANI MAGGIORI: LA LUNA
La Luna è uno dei simboli più antichi dell’umanità, rappresenta l’archetipo femminile materno per eccellenza, la Madre cosmica. La sua qualità fondamentale è la ricettività: la luna, pianeta satellite, riflette la luce del sole. Ci troviamo nel cuore della notte: il mondo dei sogni, dell’immaginario e dell’inconscio. I Tarocchi rappresentano la Luna, come il Sole, con una faccia. Ma la Luna non ci guarda negli occhi: è una luna crescente che si presenta di profilo, è in formazione e una parte di essa rimane invisibile. In questo aspetto simboleggia il mistero dell’anima, il processo segreto della gestazione, tutto quello che è nascosto. La luce incerta della Luna toglie precisione alle figure e confonde le sagome: nel chiarore dell’astro notturno si possono vedere cose inesistenti e d’altra parte non vedere ciò che realmente esiste. Alla luce della Luna è facile fare errori di prospettiva, ingrandire cose piccole o minimizzare le grandi: anzi, nel dubbio in cui ci si dibatte, si ha sempre paura di ingannarsi e/o di essere ingannati. Dobbiamo ricordare che la Luna non irradia luce propria, ma raccoglie e riflette quella del sole così come la mente, l’intelletto, non ha virtù attiva ma solo riflessiva: raccoglie e riflette la luce del cuore e la irraggia fuori per illuminare il cammino. Il volto della Luna non è quello di una giovinetta, ma è impregnato di una saggezza antica che si irradia nei raggi arancione. I raggi rossi che si alternano con quelli arancioni indicano una grande capacità vitale, un’estrema fecondità. In primo piano predomina l’azzurro, simbolo di spiritualità e intuizione. La Luna è collegata ai ritmi biologici, all’acqua, alle maree, ai cicli femminili, al passaggio dalla vita alla morte. Sotto la Luna vi sono due animali uno di fronte all’altro, inseriti in un paesaggio in cui si vedono due torri. Sembrerebbero cani, lupi, forse un cane e un lupo: ululano alla Luna e si nutrono di essa, delle gocce variopinte che elargisce. Vi si può vedere un simbolo di fratellanza, due fratelli che reclamano il nutrimento (materiale, emozionale o intellettuale) alla madre. L’animale azzurro rappresenta un essere più spirituale, la lingua verde è ricettiva, tiene la coda sollevata e, dietro di lui, la corona di merli della torre è aperta, anch’essa ricettiva; il cane di colore rosa carne, che potrebbe rappresentare la materia, tiene la coda abbassata e ha una lingua rossa attiva, si trova davanti a una torre chiusa, senza porte visibili. Ai piedi di quest’ultima torre si vedono tre gradini bianchi che ricordano gli scalini iniziatici della Torre, Arcano XVI, ma questa torre è chiusa, anche i merli sono ricoperti da altri che sono complementari, come due mandibole serrate: se ne può dedurre che il corpo materiale è rivolto all’azione e viene chiamato a ricevere soltanto attraverso lo spirito, simboleggiato dal cane azzurro. L’orecchio visibile di ciascun cane ha un colore complementare rispetto all’altro, così come nel simbolo dello yin e dello yang ciascun polo presenta il germe del polo opposto. La distesa d’acqua che si trova nella parte inferiore della carta è circoscritta come se fosse una piscina, ma è increspata da flutti che ricordano le onde e le maree. Lo scopo dell’acqua è corrosivo, la piscina è una fonte battesimale dalla quale si riemerge puri, bianchissimi, dopo che la veste sporca si è disciolta completamente. Questo acido corrosivo lunare, agisce quindi a profondità abissali non più della Terra o elemento solido, ma a livello delle emozioni e delle pulsioni. L’effetto corrosivo delle acque lunari distrugge la vecchia veste e fa uscire dalla piscina nudi: infatti nelle carte seguenti fino al XXI i personaggi non hanno più vestiti. Al centro delle acque uterine si trova un granchio o un gambero nel quale possiamo vedere un simbolo dell’Io che aspira al contatto con la Luna. Questo contatto già esiste, in quanto il crostaceo e l’astro hanno gli stessi colori. Il granchio desidera l’unione con la Luna senza sapere che come tutti gli altri elementi della carta è già in comunione con lei. Lo si può vedere immerso nelle profondità dell’acqua oppure, al contrario, che galleggia in superficie. In entrambi i casi ci esorta a entrare in contatto con l’intuizione, il tesoro occulto che tutti noi ci portiamo dentro. Il moto del gambero è a ritroso, così che sembra retrocedere quando si sposta in avanti. Questa è la caratteristica della Memoria, facoltà lunare assai preziosa: essa va indietro per riportare alla luce. Infatti, andare indietro significa anche tornare all’infanzia e scendere negli abissi dell’inconscio. Il granchio ha otto zampe: come se la virtù dell’Arcano precedente, la Stella, costituita da otto punte, si fosse incarnata profondamente nelle acque sotto l’aspetto di un crostaceo, animale acquatico che può vivere anche in superficie, scavando buchi nella sabbia o nel fango del fondo. E c’è anche da dire che il granchio, animale lunare, perde il suo guscio per cambiarlo. Quindi, il granchio, come il serpente, rinnova il suo rivestimento esteriore, cosa questa che ha portato ad associare il serpente all’immortalità. Anche la Luna con le sue fasi ha lo stesso significato: il suo mutare la avvicina alle alterne vicende umane e allude alla rinascita dopo la morte, all’eternità. Condizione necessaria per affrontare la piscina è l’equilibrio e l’armonia, il senso della misura. Tutto deve svolgersi secondo le leggi dell’armonia e delle corrispondenze, già indicate dalla carta precedente. Non dimentichiamo che per affrontare la Luna ci vuole anche la Speranza e soprattutto bisogna voler uscire dalla piscina: infatti non vi si entra per annegare ed essere distrutti dalle acque, ma per uscire purificati. La Luna è un centro di coagulazione, anche se lo è in modo riflesso e non diretto. A seconda dei punti di vista, questa carta può rappresentare la comunicazione intuitiva profonda, oppure al contrario la carta della solitudine, della separazione. Si può, infatti, anche immaginare che il granchio sia uscito dall’acqua e che i cani stiano litigando, e che tutti si sentano abbandonati dalla Luna e dalla sua forza spirituale. Le gocce che risalgono verso la Luna possono rappresentare la sua capacità ricettiva, ma anche, in senso negativo, un insaziabile assorbimento di energia. La carta rimanda, allora, al caos mentale, alla follia. Tra l’altro, la falce di luna chiusa nel cerchio blu ha una certa somiglianza con la faccia del Matto. Ma si tratta di follie diverse. Il Matto è del tutto “fuori”, il lunatico è ancora preda delle illusioni che teme, ma ha una luce che dardeggia dall’alto e si riflette nella piscina in forma di granchio, per indicare che ciò che è compiuto in basso lo è anche in alto e viceversa. Anche l’Arcano XII, l’Appeso, è strettamente connesso alla Luna, in quanto rappresenta una sosta, una gestazione spirituale, uno stato di ricezione. Ma nella Luna, lo stato di ricezione è universale: per terra spuntano gocce rosse e azzurre che stanno per risalire fino all’astro, questa circolazione è il segno di uno scambio energetico tra la Terra e la Luna. La Luna ha, anche, a che fare con la Papessa perché sia l’una che l’altra simboleggiano il dualismo e le contraddizioni attraverso le quali bisogna passare per arrivare all’illuminazione. Il Diciotto è una porta formata da due Nove. Interpretazione carta al diritto: La Luna è connessa alle facoltà inconsce dell’uomo, la memoria, l’intuito, la fantasia, il sogno. Tuttavia, trattandosi di un arcano mai completamente positivo, associa queste qualità del profondo con altre caratteristiche meno desiderabili: l’eccessivo ripiegamento su se stessi, desideri inconfessati, traumi, presentimenti e visioni angosciose. La carta indica che bisogna fidarsi dei presentimenti, delle percezioni psichiche e che bisogna usare la riflessione: gli istinti e le forze cieche possono aiutare. Può indicare segreti, rimpianti, ricordi, incontri con persone che appartengono al passato, amici d’infanzia o parenti che non si vedono da tempo. Dal punto di vista affettivo rimanda ad amori passionali; rimanda anche alla casa, alla famiglia, ai parenti. Dal punto di vista professionale indica che non bisogna lasciarsi spaventare dai pericoli e dalle avversità, ma perseverare nello scopo prefisso anche se il cammino è incerto e non ci si vede troppo chiaramente; rimanda a professioni creative. Può, anche, rappresentare una persona sognatrice e fantasiosa, ma ingenua, pigra, passiva, con ancora qualche tratto infantile nel carattere. Spesso indica la madre oppure una donna misteriosa ed affascinante. Interpretazione carta al rovescio: La Luna rovesciata rimanda ai risvolti negativi delle energie inconsce: l’inquietudine, la depressione, le emozioni distruttive. Illuminata dal chiarore della luna la realtà può assumere sembianze false e ingannevoli, contro cui l’Arcano ci mette in guardia. Indica superficialità, illusioni, evasioni fantastiche e intuizioni ingannevoli. Segreti possono essere divulgati. Dal punto di vista affettivo rimanda a sentimenti mutevoli, inganni e tradimenti; la relazione è confusa, priva di prospettive concrete. Dal punto di vista professionale indica un lavoro non adatto al consultante; false promesse, inganni sul lavoro. Può anche rappresentare una persona mutevole, lunatica, un visionario e falsi amici.