ARCANI MAGGIORI: IL GIUDIZIO
Tutte le energie dei Tarocchi si concentrano nella carta del Giudizio. La potenza generativa e coagulante espressa dalla carta precedente si attua completamente nel Giudizio. Il dualismo che ancora permaneva nella diciannovesima lama è superato qui dal ternario: nella carta sono raffigurate tre figure: un uomo (il Padre) una donna (la Madre), rivolti verso un fanciullo che sorge da una tomba (il Figlio), ossia il germoglio nel quale le loro potenze contrapposte si sono unificate dispiegandosi completamente. Dopo la ricettività della Luna e la nuova costruzione intrapresa dal Sole, si assiste qui alla nascita di una coscienza inquadrata da un principio femminile a sinistra e da un principio maschile a destra, rappresentata dal giovane che sorge dalla tomba. Il lavoro è stato compiuto: l’anima e l’animus si riappacificano attraverso la preghiera. Insieme hanno creato l’androgino divino che obbedisce al richiamo della Coscienza suprema rappresentata dall’angelo. Dopo essere passati dalle profondità dell’inconscio, dopo un lavoro che magari è stato portato a termine nel dolore, e comunque nelle tenebre, una nuova vita si risveglia, come una nascita o una resurrezione. Si pensi al Giudizio Finale, in cui i morti si levano dalla tomba.Tutto ciò che è morto rinasce. Questo fatto è anche simboleggiato dai corpi nudi che escono dalla terra: la natura umana che risorge è completamente priva di scorie, ancora di più che nella lama precedente nella quale i due bambini avevano ancora un indumento che celava gli organi sessuali; nel Giudizio invece anche il sesso è coinvolto nel processo di rigenerazione. Questo Arcano suggerisce l’idea che una forza che sfida la morte agisce sulla nostra esistenza: una coscienza immateriale e immortale. Ricordiamo anche che 10 + 10 = 20, cioè la nostra carta rappresenta il compimento del destino umano e divino e la conseguente uscita dalla ruota delle nascite e delle morti, cioè l’immortalità. L’angelo appare all’improvviso sopra i tre personaggi squarciando il nembo azzurro attraverso il quale il suo splendore si manifesta, perché l’intervento divino è imprevedibile e misterioso, dell’angelo vediamo i raggi e ne percepiamo il soffio e le ali, ma la sua essenza è nascosta, i suoi moventi sono un mistero. Angelo in greco vuol dire nunzio, colui che porta notizie, che avverte. L’Angelo collega l’alto col basso, così come il dio Mercurio o Ermes era l’intermediario tra dei e uomini. Anche la dea Iride, l’arcobaleno, faceva da contatto tra il mondo umano e quello divino: e il nostro angelo appare squarciando una nube proprio come fa l’arcobaleno dopo la pioggia. L’angelo annuncia la congiunzione tra alto e basso, macrocosmo e microcosmo che, richiesta dalla preghiera dei due personaggi accanto alla tomba, si compirà nella carta seguente. La carta ci fa venire in mente la tromba del Giudizio Finale e quelle degli angeli dell’Apocalisse il cui suono annuncia l’apertura dei sette sigilli e la rivelazione di tutti i misteri, oltre alle inespugnabili mura di Gerico che furono abbattute dal soffio delle trombe. Il fondo d’oro della piscina lunare, reso manifesto dal Sole, si trasforma qui in una tomba che fa rinascere a nuova vita. La croce sullo stendardo dell’angelo indica l’avvenuta unione degli opposti e annuncia la ricomposizione in unità del quaternario degli elementi che nella carta successiva, il Mondo, si dispiegherà completamente realizzandosi. Interpretazione carta al diritto: Come il giudizio divino si annuncia rapido ed improvviso, questa lama rimanda all’inatteso e all’imprevisto, un qualcosa che si manifesta a prescindere dalla volontà o dagli sforzi del consultante. Indica, quindi, piacevoli sorprese ed eventi positivi: un successo, una conquista, oppure un completo rinnovamento dopo una crisi. Si profila, quindi, una svolta decisiva nella vita del consultante in ogni campo. Il Giudizio indica spesso una notizia inaspettata: una lettera, una telefonata. Il Giudizio rimanda, infine, al nascere di un desiderio, di una vocazione, a una chiamata di qualsiasi genere. Dal punto di vista affettivo rimanda ad un nuovo amore oppure ad una svolta decisiva nel rapporto. Dal punto di vista professionale indica una svolta nel lavoro o negli studi. Può rappresentare anche una persona stimolante, magnetica, eccentrica, libera da pregiudizi. Interpretazione carta al rovescio: Quando il Giudizio appare capovolto la risposta alla domanda formulata dal consultante è negativa. La trasformazione annunciata dalla carta diritta si traduce, quando è capovolta, in una difficoltà di rinnovamento o nel rifiuto ad accettarlo. Il cambiamento, infatti, può essere imposto e non desiderato. Indica che situazioni ormai ritenute concluse vanno rimesse in discussione; è necessario assumersi le proprie responsabilità; si tende a continuare a rinviare decisioni che vanno prese o ad ostinarsi su posizioni errate. Può indicare l’arrivo di brutte notizie o sgradevoli sorprese. Dal punto di vista affettivo indica una crisi nell’ambito della coppia, la perdita di un affetto, falsi amici. Dal punto di vista professionale indica grossi problemi e delusioni nell’ambito lavorativo, litigi e imbrogli. Può rappresentare anche una persona materialista oppure esaltata, falsa e imbrogliona.