ARCANI MAGGIORI: IL DIAVOLO
Il Diavolo, Arcano XV, nell’ordine numerologico corrisponde al Papa, Arcano V, grado 5 della serie decimale degli Arcani maggiori. Anche questa carta, come il Papa, rappresenta un ponte, un transito. Ma se il Papa indica una via verso le vette spirituali, il Diavolo appare come un tentatore che indica la via verso le profondità dell’essere. Questa carta si appoggia alla grande macchia nera che costituisce il suolo dell’Arcano XIII. La mano destra del Diavolo è in alto e la sinistra, in basso, regge una fiaccola: il gesto è opposto a quello del Bagatto e della Temperanza. Il personaggio del Diavolo sorregge una torcia e ha due ali da pipistrello: tutti questi elementi indicano che abita nell’oscurità, nella notte profonda dell’inconscio. Si potrebbe dire che rappresenti l’inverso del Papa, la luce che s’immerge nella materia. I personaggi della carta sono un miscuglio di umano e animale e alludono alle nostre potenze primarie, ai nostri ricordi preistorici seppelliti nel profondo dell’inconscio. Questa caratteristica ci ricorda, grazie a diversi segni esoterici che adornano i personaggi, che per arrivare all’illuminazione l’iniziato non deve rinnegare il lato animalesco bensì accettarlo e guidarlo verso la luce angelica. Il Diavolo, essendo stato un angelo, manifesta con la propria torcia il profondo desiderio di ascendere di nuovo verso la luce. Allo stesso modo, l’anima umana che affonda nel corpo carnale sente il desiderio profondo di risalire alle origini, alla divinità creatrice. L’espressione del volto del Diavolo è ambigua: suggerisce sia una profonda concentrazione, sia una smorfia infantile. Superando il terrore popolare che ci ispira, pare ricordarci che è soltanto una creazione ingenua, un essere comico. In quel suo gesto di tirare fuori le sue due lingue, quella sul volto e quella blu scura che ha sul ventre, il Diavolo non nasconde nulla: è totalmente privo di ipocrisia. Se è dotato di diversi occhi sul volto, sul ventre e sulle ginocchia, è per guardare bene in faccia le proprie paure. È un essere con quattro facce. Al suo volto si aggiunge lo sguardo attonito dei due seni, le cui basi a forma di mezzaluna indicano un carattere sfrenatamente emozionale. La faccia sul ventre, anch’essa con la lingua di fuori, indica i suoi desideri sessuali e creativi. Lo sguardo delle ginocchia suggerisce una carnalità accettata, impregnata di spirito, che non disdegna la vita materiale. Ma il corpo di colore azzurro indica che è un’entità spirituale, una dimensione dello spirito, nonostante l’aspetto luciferino. I tre personaggi hanno le corna, rimandando così alle leggende medioevali dove si narra che certi animali rimangono impigliati con le corna nel bosco della passione. Infatti, il Diavolo è l’Arcano della passione: passione amorosa e passione creatrice. È anche la carta della tentazione: un richiamo alla ricerca dell’occulto, dell’immortalità e dell’energia che racchiude lo psichismo, necessaria per qualsiasi opera umana. In questa carta si racchiudono tutte le potenze occulte dell’inconscio umano, negative e positive. Il Diavolo sta in piedi sopra una specie di piedistallo, al quale due diavoletti sono legati con una corda arancione che passa attraverso l’anello centrale azzurro. Il diavoletto di sinistra potrebbe essere una donna e quello di destra un uomo, viste le fattezze dei due, anche se non viene evidenziata nessuna caratteristica sessuale. I due personaggi hanno i piedi come radici che affondano nel suolo nero. I piedi della donna hanno cinque dita, mentre quelli del diavoletto che si trova alla nostra destra ne hanno soltanto quattro. È in questa carta che si rivela la dimensione attiva del femminile e la dimensione passiva del maschile, con entrambe le energie che si uniscono al centro per dare vita al diavolo ermafrodita, che ha due seni e un pene. I due diavoletti che sono legati per il collo all’anello centrale alla base del piedistallo dicono che il Diavolo è il coagulo di tutte le energie del cosmo, l’unione degli opposti che sono fissati l’uno all’altro proprio al centro del segno della coagulazione. In quanto androgino il Diavolo riunisce in sé gli attributi e le corrispondenti potenze dei due sessi uniti. Rappresenta il sesso nella sua forma di pulsione elementare, istintiva, energetica, è il desiderio, è Kundalini, ossia il serpente arrotolato nel loto alla base della colonna vertebrale che certe forme di Yoga possono risvegliare. I fluidi mescolati dalla Temperanza , nella carta precedente, con il Diavolo arrivano al massimo dell’energia e si unificano dispiegandosi in tutta la loro potenza unita e contrapposta. È come se il liquido lunare fosse caduto dal cielo nelle viscere della terra. Quando le due essenze si mescolano e si compenetrano, anzi proprio dal loro compenetrarsi, si forma l’Androgino, quello che i Templari adoravano come Bafometto. L’astro del mattino, Lucifero, il portatore di luce, precipitato dal cielo e conficcatosi nel punto di equilibrio di tutte le forze al centro della Terra, è il coagulo di tutte le energie, il Sole nero. La carta indica un punto culminante dell’energia elementare dell’essere scatenata dal mescolarsi delle polarità opposte, lo Yang e lo Yin, il maschio e la femmina, il sole e la luna su un piano molto profondo dell’essere. Il pericolo di questa forza sta nel suo potere attrattivo e coagulante che costituisce un blocco, un nodo di energia che non si scarica. Spesso nelle favole i personaggi sconfitti da qualche strega o stregone vengono mutati in pietra e si immobilizzano per sempre, perché il rischio del Diavolo è il blocco, il raggelamento pietrificante di tutte le energie cosmiche: si spiegano così le due piccole figure legate con la corda al collo. Dante rappresenta il cerchio più profondo dell’Inferno, quello in cui è conficcato Satana, come scavato nel ghiaccio più spesso e profondo, blocchi congelati per l’eternità, forza d’inerzia paralizzante e cristallizzata. Interpretazione carta al diritto: Come l’Arcano XIII, il Diavolo può in un primo tempo spaventare il consultante. Infatti, subisce il peso di tutti i divieti morali e religiosi e rievoca l’immagine del male. Nella mentalità popolare il Diavolo rievoca il denaro, tenta gli esseri umani con un contratto allettante, una ricchezza facile e veloce: può suggerire entrate di denaro oppure tutto quello che riguarda transazioni finanziarie importanti, a volte losche o segrete. E’ il grande tentatore che, nel regno materiale, rimanda al desiderio di ricchezza. Gli si associa anche l’annuncio di una grande passione, di una tentazione, di un’avventura amorosa. Il Diavolo può condurre indifferentemente alla fortuna o alla rovina. Invece, è sempre di buon augurio per le faccende legate alla creatività: suggerisce un talento profondo, l’ispirazione, un’intensa energia creativa. Dal punto di vista affettivo indica passione, forte attrazione, sessualità intensa. Dal punto di vista professionale indica grandi successi in ambito finanziario; può anche indicare un contratto promettente che conviene, però, studiare a fondo per non essere ingannati. Può indicare anche un individuo energico e magnetico, dotato di grande carisma, un amante appassionato. Interpretazione carta al rovescio: La situazione attuale, che ha le sue radici in scelte e atteggiamenti del passato, è carica di negatività, pericoli e cambiamenti estranei alla volontà del consultante. Il Diavolo rovesciato può rimandare alla debolezza, a carenze energetiche, a inconcludenza, paura delle responsabilità e dell’ignoto. Può rimandare, anche, ad assoluta mancanza di regole, soprattutto in campo sessuale, ad un egocentrismo smodato, rabbia e invidia Dal punto di vista affettivo indica un amore interessato, tradimenti, bugie, avventure extraconiugali accompagnate da una paradossale gelosia nei confronti del partner. Dal punto di vista professionale indica inimicizia nell’ambiente professionale, forte competitività. Può anche indicare una persona nemica, ostile, violenta ed egoista, priva di scrupoli; un seduttore attraente ma negativo per il consultante.